mercoledì 12 maggio 2010

SALONE LIBRO: ISTAT;CRESCONO LETTORI, 25,3 MLN NEL 2009/ANSA





AL TOP SEMPRE IL TRENTINO, DONNE IN PRIMA FILA (ANSA) - ROMA, 12 MAG - Crescono i lettori in Italia e superano la soglia dei 25 milioni (25 milioni 349 mila per la precisione) pari al 45,1% della popolazione contro il 44% di un anno fa. E a leggere sono soprattutto le donne, ancor di più se giovani e laureate, mentre diminuiscono ma rimangono le distanze tra Nord e Sud, con il Trentino Alto Adige sempre al top, che quasi doppia la Sicilia. E' la fotografia che emerge dai dati sulla lettura 2009 che l'Istat ha ricordato oggi, a poche ore dall'apertura del Salone del libro di Torino, fornendo ulteriori elementi.
Il lettore-tipo del primo decennio del nuovo millennio, sottolinea l'istituto di ricerca, e' donna (legge il 51,6% rispetto al 38,2% degli uomini), giovane (legge oltre il 50% nella fascia 6-24 anni, il 64,7% tra gli 11-14 anni), vive al nord (più del 51,8% rispetto al 34,6% del Mezzogiorno), ha un alto titolo di studio (laureati oltre il 79,5%) o un'elevata posizione sociale.
La ricerca - dopo aver definito 'lettori deboli' coloro che hanno letto al massimo 3 libri nei 12 mesi precedenti l'intervista e 'lettori forti' coloro che hanno letto 12 o più libri nello stesso arco temporale - evidenzia che i lettori di libri sono fondamentalmente 'deboli': il 44,9% ha infatti dichiarato di aver letto fino a 3 libri nell'ultimo anno, mentre solo il 15,2% ne ha letti 12 o più.
I lettori deboli sono soprattutto maschi (48,1%), bambini e ragazzi fino a 14 anni (più del 48%), persone con 75 anni e più (49,5%), persone con la licenza media o titolo inferiore (più del 50%), operai (55,3%), persone in cerca di prima occupazione e casalinghe (oltre il 51%), residenti nelle regioni meridionali (57,6%).
Le quote maggiori di lettori forti si riscontrano, invece, tra le persone di 65-74 anni (19,8%), tra le donne (16%), con un picco tra quelle di 65-74 anni (22,1%), tra i laureati (24,4%) e tra dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (19,8%) e i ritirati dal lavoro (18,7%). A livello geografico le quote più alte di lettori forti si riscontrano nel Nord-ovest (19,5%) e nel Nord-est (18,3%).
Nel 2009 l'89,2% delle famiglie dichiara di possedere libri in casa: il 62,5% ne ha al massimo 100 (il 28,9% fino a 25 libri, il 33,6% da 26 a 100 libri), poco più di un quarto più di 100 (26,7%), mentre il 10,3% (pari a 2 milioni e 474 mila famiglie) non ne possiede affatto. La regione con la percentuale più alta di famiglie che non possiedono in casa alcun libro è la Sicilia (20,2%), seguita dalle regioni meridionali nel loro complesso (15,0%), mentre nelle regioni del Centro-nord tale quota non raggiunge il 9%. Se si tiene conto della consistenza delle biblioteche domestiche, le quote maggiori di famiglie con oltre 100 libri in casa si riscontrano nel Centro-nord, dove più del 29% delle famiglie residenti possiedono 100 o più libri, mentre nel Sud tale quota scende sotto il 19%. Friuli-Venezia Giulia (36,6%), Emilia-Romagna (33,4%) e Sardegna (32,9%) sono le regioni con le più alte percentuali di famiglie con più di 100 libri in casa. (ANSA).

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