“L’esigenza
di superare la frammentarietà delle interpretazioni teologiche fu dunque all’origine
dell’intenso lavoro di rilettura-riscrittura dei quattro Vangeli che Tolstoj
iniziava e portava a termine nell’arco di due anni, fra il 1880 e il 1881, proprio
allo scadere del decennio cruciale degli anni Settanta. Ne veniva fuori l’Unificazione
e traduzione dei quattro Vangeli, cui seguiva alcuni anni
dopo la pubblicazione di un compendio divulgativo, la Breve
esposizione dell’Evangelo. L’idea centrale dell’insegnamento
evangelico è rappresentata, nella concezione tolstojana, dal Discorso
della montagna, in cui Gesù pronuncia il grandioso messaggio delle
beatitudini. (…) Avviene così la genesi della Vita di Gesù proposta
in questa pubblicazione. La natura umana del Cristo tolstojano balza in primo
piano; ma l’accento è posto sulla parola di Gesù, sulla semplicità del suo
messaggio, sulla naturalezza con cui egli indica la via verso il bene, con cui
cerca di orientare l’umanità, smarrita nella ricerca di un significato. Le
parole di Cristo costituiscono la base anche del secondo scritto, La
felicità, ma in una forma che è più quella di una piccola prosa
filosofica, in cui la valenza etica dell’insegnamento cristiano viene
esplicitata fino a diventare un modello comportamentale: in tal senso, forse,
può apparire evidente la straordinaria attualità, o meglio, l’immortalità del
messaggio religioso, così come ci viene consegnato dall’impareggiabile scrittore
russo”. (dalla Prefazione)
Lev
Nikolàevič Tolstòj nacque
nel 1828 a Jàsnaja Poljàna, nella tenuta di proprietà della nobile famiglia
materna, nei pressi della città di Tula. Dopo la perdita di entrambi i
genitori, trascorse gli anni dell’adolescenza tra Mosca e Kazan, dove iniziò gli
studi universitari. Nel 1851 ebbe inizio la sua avventura al fronte, nel
Caucaso; sono questi gli anni in cui Tolstoj inizia a scrivere, e da lì a poco
vedrà la luce il suo primo romanzo, Infanzia,
pubblicato nel 1852, cui seguirà nel 1856 I racconti di Sebastopoli, ispirato
proprio all’avventura nell’esercito. Intorno ai trent’anni, Tolstoj decise di
far ritorno a Jàsnaja Poljàna, dove rimase per gran parte della sua vita. Nel
1862 sposò Sonja Andrèevna Bers, e negli stessi anni pubblicò le opere che lo hanno
reso immortale: Guerra e pace è del 1869, Anna
Karenina del 1877. Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, Tolstoj
attraversò un periodo di profonda crisi spirituale, dalla quale uscì grazie
alla religione. Da questo momento, tutta la sua produzione letteraria,
narrativa e saggistica risentì di una rinnovata prospettiva filosofica ed etico-religiosa.
L’opera completa di Tolstoj è raccolta in 90 volumi, non ancora integralmente tradotti
in italiano.