Il tema dei
rapporti italo-russi è sconfinato e perpetuo. Il presente lavoro cerca di
comprendere e rappresentare i momenti nodali dell’incontro tra l’Italia e la
Russia. L’Italia fu uno dei primi Stati dell’Europa Occidentale con cui i
principi della Moscovia riuscirono a instaurare rapporti culturali stabili e
proficui. L’assimilazione della cultura italiana da parte dei russi fu, per certi
aspetti, decisiva per gli sviluppi dell’architettura, della scultura, della
pittura, della musica e del teatro operistico. Inoltre, l’Italia nel corso dei
secoli è divenuta per l’anima russa “il paradiso in terra”. Proprio qui
venivano a studiare e a divertirsi i russi più facoltosi e famosi; proprio qui
scelsero di curare il corpo e l’anima i russi più disperati; proprio qui alcuni
di loro scelsero anche di morire.
Davide Romano (Palermo),
giornalista ed editore. Ha scritto e scrive per numerose testate, tra le quali:
Il Giornale di Sicilia, Il
Mediterraneo, La Repubblica, Centonove, Antimafia2000, L’Ora, La Rinascita
della Sinistra, Jesus, Avvenimenti, L’Inchiesta Sicilia,
Narcomafie e Riforma. È stato anche fondatore e direttore
responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo
Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha
pubblicato: L’amore maldestro (2001), La linea d’orizzonte
tra carne e Cielo (2003), La buriana e altri racconti (2003), Nella città
opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), L’anima in
tasca (2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Il santo
mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre (2005), Dicono di
noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005), La pagliuzza
e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007) e, con
Fabio Bonasera, Inganno padano. La vera storia della Lega Nord (2010). Ha
curato l’antologia Nuova Poesia (2008) e l’opera del dirigente
comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione
politica in Sicilia 1944-60 (2009).