venerdì 9 dicembre 2011

Profumo d'altri tempi





Sono coetanei, sono pensionati, sono collezionisti. Grazie alla loro passione, il collezionismo appunto, Gesualdo Adelfio e Francesco D’Attardi adesso stanno vivendo una seconda vita, anzi, una seconda giovinezza.

Sì, perché collezionare è un po’ tornare indietro nel tempo, è un po’ raccogliere tutto l’entusiasmo che gli anni giovanili regalano e farne tesoro, crescendo a poco a poco tutte le volte che si viene in possesso di un nuovo oggetto della propria passione.

Loro che si conoscono da pochi mesi e si sono incontrati quasi per caso grazie a Sebastiano Catalano, un mercante-scrittore, hanno alle spalle un vissuto diverso: biologo, ha lasciato da Direttore Generale l’Amap, l’azienda municipalizzata acquedotto di Palermo, Gesualdo Adelfio, mentre Franco D’Attardi, con una lau- rea in Giurisprudenza, ha lavorato come bancario.

Insieme, realizzando un vecchio sogno, hanno raccolto e unito il loro prezioso materiale e ne hanno fatto un libro.

E questa loro “avventura” ha il profumo del “patchouli”, delle fragranze di fiori esotici. Sì, perché il loro “gioiello” si chiama “Profumo d’altri tempi” ed è la raccolta dei calendarietti profumati tanto in voga negli anni compresi tra le ultime decadi del 1800 sino agli anni ’60 - ’70 in Italia, ma non solo.

Il libro, stampato presso la DPSItalia s.r.l. di Balestrate (in provincia di Palermo) per le edizioni Exlibris si presenta sotto una veste editoriale di pregevolissima fattura ed è lo scrigno in cui sono raccolte le immagini di un nutrito numero di calendarietti.

Altrimenti detti almanacchi perché veri e propri compendi di storia, cultura e quant’altro fosse illustrato in quei pochi fogli piegati a metà da un cordoncino di seta colorata e contenuti in bustine trasparenti, possono essere anche considerati prodotti pubblicitari “ante litteram”.

Infatti erano distribuiti o commissionati da barbieri, saloni di bellezza per signore, industrie di profumi e cosmetici, ma anche da giornali, case farmaceutiche, aziende produttrici di tessuti, telerie, case editrici e altro.

Li regalavano persino i porta- lettere e i garzoni dei barbieri alla loro clientela, ovviamente maschile, che li custodiva gelosamente nel proprio portafogli per andarvi a sbirciare, in solitudine, e assaporarne tutto il profumo e il gusto di proibito che trasudava da ogni foglietto, fortunato custode di immagini “osé” o di ammiccanti e promettenti sguardi di donnine in abiti succinti e in pose provocanti.

Ma i primi, i più antichi, venivano donati alle signore, alle clienti delle profumerie, quelle che compravano le riviste femminili di moda e dalle pagine dei tabloid alle paginette dei calendarietti, apprendevano l’arte della seduzione da spendere poi nei salotti bene dove confrontarsi con le amiche-rivali, magari sul campo di un esclusivo profumo o di una eccentrica piegolina (pince) sul seno prorompente, affacciato ad una generosa scollatura, mimetizzata da un inutilmente casto pizzo sangallo.

Il libro, diviso in tematiche, inizia con la descrizione delle varie forme, delle varie tecniche usate per renderli sempre più interessanti, delle misure ridotte (4-6 x 6-9 cm) per borsetta, a quelli con la copertina lucida e attacco in chiodi di metallo.

Ci sono pure i commemorativi tra i quali non poteva mancare quello distribuito dalla società Ferro-China-Bisleri “liquore stomatico ricostituente” come si definiva, in occasione dell’Expo di Palermo del 1891-92.

È del 1900 “Ultimo anno del secolo XIX” come recita la sua copertina, quello stampato a Palermo dalla Tipografia Virzì.

Ed è dello stesso anno il calendarietto che pubblicizza il giornale “L’Ora”, che vide il suo primo numero in edicola il 22 aprile del 1900. Fondato ufficialmente dal marchese Carlo Starrabba di Rudinì, in realtà deteneva il maggior numero di quote societarie l’imprenditore Ignazio Florio, ebbe come primo direttore Vincenzo Morello che si firmava Rastignac e che potè leggere tra le sue pagine le prestigiose firme di Luigi Pirandello, Salvatore Di Giacomo, Giovanni Verga.

Il libro, dunque, è anche ricco di informazioni storiche, economiche, sociali che ne fanno un viatico indispensabile per percorrere il cammino, senz’altro affascinante, che attraversa parecchi decenni della storia d’Italia. È un raccontare in modo diverso i “loro” 150 anni dall’Unità d’Italia, attraverso la storia delle sue quotidianità, delle sue passioni, della sua arte, dei suoi personaggi illustri, della moda e del costume, senza mancare mai di sottolineare anche l’evolversi della veste tipografica degli almanacchi.

Sono davvero molte le pagine dedicate alle industrie di profumi e cosmetici tra i quali non possiamo dimenticare – si produce ancora e si esporta in tutto il mondo – l’essenza della ditta Zuma.

Nata nel 1943 a Palermo – ce ne fanno la storia D’Attardi e Adelfio – prende il nome dalle iniziali di Zurlo e Marinelli, i titolari e il loro profumo più diffuso e apprezzato era, e lo è ancora oggi, ottenuto dall’essenza degli agrumi della Conca d’oro, la zagara.

Anche per la Zuma il calendarietto era una fonte pubblicitaria insostituibile che intanto vedeva il passaggio dalle delicate e raffinate immagini Déco a quelle ammiccanti che suscitavano – grazie ad una semplice strizzati- na d’occhio – fantasie dal vago sapore erotico, affidato al fascino femminile.

Nelle pagine dedicate alle fragranze e alla cosmetica si può trovare la storia del profumo sin dalle sue origini e le illustrazioni, arricchite da didascalie - o meglio da brevi saggi – costituiscono una importante fonte di conoscenza delle vicende di molte aziende che un tempo vissero veri momenti di gloria nel campo della cosmesi, anche se oggi molte di loro non esistono più o sono state inglobate in altre più fortunate.

I capitoli dedicati al melodramma, vero baluardo della musica italiana nel mondo, ai suoi autori e alle operette, sono una vera e propria storia della musica attraverso le immagini e le parole. Una piccola enciclopedia che accompagnava la storia del teatro lirico italiano.

Le opere venivano raccontate in poche paginette che riportando alcune frasi del “libretto”, illustravano le scene più salienti e significative del dramma che in teatro poi vedeva la sua realizzazione scenica.

La casa discografica Ricordi spesso deteneva la proprietà dell’opera e divenne ben presto la più importante casa editrice musicale dell’Europa meridionale. Aveva una sede anche a Palermo.

Verdi, Mascagni, le loro opere, la loro vita illustrata in pagine di vera poesia, di un vero amore della conoscenza, di vera passione per un’arte tutta italiana e rappresentativa di un popolo e di un paese sempre ricco di grandi emozioni, di fantasia e di ricordi.

Come il cinema che non resistette, anch’esso, al fascino dei calendarietti, alla pubblicità attraverso immagini, poche parole ma essenziali perché il cinema va visto, non va raccontato. Come un libro: lo puoi sbirciare nel titolo di copertina, puoi vederne alcune scene illustrate nei foglietti chiusi tenuti insieme da un cordoncino di seta, puoi intuirne la trama ma deve essere sfogliato per intero.

Sono stati molti gli attori affascinati da questa capillare forma di pubblicità e tra questi non sono mancati Paola Borboni, Sophia Loren, Marcello Mastroianni.

Perfino una scrittrice, Matilde Serao, prestò il suo volto a un profumo, Venus, della casa Bertelli: era il 1931. L’anno precedente, il 1930 segna una data importante nella storia del costume italiano: in un calendarietto della Bertelli compare una donna “con abbigliamento audace, in cui si vede un seno nudo” – come scrivono gli autori.

Sfogliando le pagine di “Profumo d’altri tempi” sembra di percorrere un passato non molto lontano ma che fa ormai parte della memoria, della vita di quei fortunati che l’hanno vissuto in prima persona o che ne hanno sentito almeno parlare.

E ci piace raccontarlo, questo passato, attraverso le parole di Franco D’Attardi che dà così una diretta testimonianza del suo “incipit” a diventare collezionista di almanacchi.

“Si provava un’impressione piacevole, di leggera eccitazione, di natura voluttuosa, prodotta dalle essenze odorose più comunemente usate: la violetta, il gelsomino, l’eliotropio, il mughetto, la reseda, la gaggia, patchouli... Tutti profumi di carattere languido, squisitamente femminili, leggermente lussuriosi.

Quelli che i barbieri, a Natale, omaggiavano ai clienti venivano custoditi nel portafoglio o tra le pagine di un libro riposto nell’angolo più segreto della libreria.

.....Dopo trent’anni ho ritrovato, tra le pagine di una vecchia antologia, un calendarietto del 1962 dal profumo d’altri tempi da sembrare l’anima di un odore...quasi una reliquia.

L’ho tenuto a lungo tra le mani, ho avuto la sensazione che la figura di Abbe Lane si muovesse, come se l’anima fosse rimasta dentro...Poi, quando mi sono messo a carezzarla, un bisogno di possesso si è impadronito di me, bisogno dapprima dolce, quasi timido, man mano crescente, violento, irresistibile...”


http://www.italoamericano.com/sicilia/profumo_d_altri_tempi.htm

martedì 6 dicembre 2011

Fra le pagine dei profumi dimenticati


Dalla Prefazione al volume di Franco D’Attardi e Gesualdo Adelfio "Profumo d'altri tempi", Edizioni Ex Libris (pp. 240, euro 50)

di Teresa Di Fresco (Giornalista, Vice Presidente Ordine Giornalisti di Sicilia).

Conosco da parecchi anni Franco D’Attardi e la sua passione per ciò che è ricordo, memoria di un passato carico di idee, creatività e fantasia, qualità tutte racchiuse in scrigni di preziosa e quasi spasmodica ricerca che ne hanno fatto un collezionista, attento, di oggetti divenuti oggi simboli del XIX e del XX Secolo.

Gesualdo Adelfio l’ho conosciuto da pochissimo tempo, solo un incontro, ma ho visto brillare nei suoi occhi la stessa luce che attraversa tutti i collezionisti quando mostrano i soggetti del loro culto, le conquiste delle loro trattative terminate con successo, cioè con il possesso dell’oggetto desiderato.

Due vite lontane tra di loro, due percorsi diversi quelli dei due autori ma uniti dallo stesso amore e con un passato di raccoglitori di sogni perduti che ritrovati e messi in salvo tornano a vivere oggi in queste pagine.

E se la vita è l’arte dell’incontro, per dirla con Vinicius de Moraes, è tramite Sebastiano Catalano — mercante scrittore - che Francesco D’Attardi e Gesualdo Adelfio si sono conosciuti, e gliene siamo grati perché forse ciascuno di loro, in solitudine, non avrebbe mai pensato seriamente di pubblicare il libro. “Profumo d’altri tempi” è una raccolta di calendarietti o meglio almanacchi, stille di cultura che attraverso poche pagine raccontavano la vita del tempo che fu, regalavano pillole di saggezza sulla seduzione attraverso la moda, i profumi, i fiori. Oppure, via via che gli anni passavano, narravano di guerre da poco trascorse o di gesta di antichi popoli.

Anche il cinema ne fu affascinato e furono molti gli attori che prestarono i loro volti e spesso i loro corpi alle pagine profumate e racchiuse in piccole buste di carta velina.

E che dire delle case farmaceutiche che propagandavano i benefici delle loro medicine, panacea di miracolose guarigioni.

Il libro non è soltanto la raccolta illustrata di un numero davvero rilevante di calendarietti: gli autori si sono soffermati a raccontarcene la storia, microcosmi di ricordi coriandoli di vita, il tempo che scorre tra le pagine ingiallite, sentimenti e sensazioni che si rinnovano al sentire di un profumo rimasto imprigionato nella memoria di chi, magari furtivamente, sbirciava nei cassetti dei papà, fortunati detentori di emozioni proibite, di caleidoscopici tumulti del cuore che anche il solo vedere spuntare il fiocco del cordoncino di seta pendente tra le sue paginette suscitava, insieme al rossore incontrollabile per un impulso irrefrenabile di giovanile vigore.

Insostituibile viatico per un viaggio nel tempo che attraversa due secoli e che ha visto esercitare l’arte del raccontare sintetico, dell’affascinare e, perché no? della pubblicità.

Custodi di testimonianze, stimolo per una ricerca e una valorizzazione del passato perché senza di esso non v’è speranza di futuro, vogliamo ringraziarli per la loro passione che è per noi opportunità di godere delle piccole gioie di un viaggio a ritroso nel tempo, è riassaporare un profumo perduto d’antico.

La raccolta, divisa in tematiche, offre esempi preziosi a far data dal 1885. Gli autori raccontano, a modo loro, un’ Italia da poco unita ma con un occhio e il cuore particolarmente attento alla Sicilia, e soprattutto a Palermo, perché è qui che è nata la loro passione, la scelta di un collezionismo d’autore con lo sguardo critico alla storia, alla cultura che c’è dietro ogni foglietto stampato e profumato.

Sfogliare le pagine sarà come rivivere sensazioni perdute, riappropriarsi di un passato che è nostro, che è di tutti coloro che in qualunque modo, anche solo perché raccontato, sanno che è esistito e che può ancora rivivere nei nostri sogni, nelle nostre fantasie.


mercoledì 23 novembre 2011

“L’editoria restituita agli intellettuali”. Ex Libris trasforma in libri le tesi dei laureati

Palermo, 23 novembre 2011 – Un’opportunità perché la laurea sia molto più di un pezzo di carta. Nell’Italia della mobilità sociale ferma all’epoca delle corporazioni, se non delle caste, in cui nepotismo e clientelismo sono la regole ineludibile, la casa editrice Ex Libris propone a laureandi e laureati di trasformare il loro punto di approdo in un trampolino di lancio, grazie alla pubblicazione delle rispettive tesi con gli stessi crismi di un libro. Per farlo, si serve di una piattaforma, che ha davvero pochi precedenti Italia, il cui emblematico titolo è “Accademia”.

A illustrarne i contenuti e gli obiettivi è il direttore editoriale, Fabio Bonasera, giornalista e scrittore con una vasta esperienza anche in Nord Italia: “Lo scopo principale che ci siamo intestati quando abbiamo pensato ad ‘Accademia’ era di dare l’opportunità di pubblicare un libro proprio a coloro che paradossalmente, oggi, sono esclusi dal mondo dell’editoria: gli intellettuali. La qualità dei libri è sempre più scadente e gli unici ad avere certe chance sono i calciatori, i politici, soprattutto quelli più discussi come Domenico Scilipoti, le escort e i protagonisti dei gossip. Occorre ripristinare determinate gerarchie in base a valori autentici”.

Accademia è anche un modo per abbattere la subcultura della raccomandazione: “Pubblicare un libro con progetto ‘Accademia’ – prosegue Bonasera – significa immettere sul mercato un prodotto a regola d’arte, con codice Isbn, bollino Siae, codice a barre. Selezioneremo, tra le tesi, quelle più originali e brillanti, sia nella forma che nei contenuti. La distribuzione dei volumi avverrà su scala nazionale, dando agli autori l’opportunità di accumulare maggior punteggio nell’ottica di eventuali concorsi, oltre ad aggiungere una ulteriore tacca nel curriculum”.

venerdì 21 ottobre 2011

Libera il libro che hai nel cassetto. Le Edizioni Ex Libris cercano "Nuovi autori"


Libera il libro che hai nel cassetto!!! Le Edizioni Ex Libris cercano opere inedite di poesia (minimo 30 componimenti), saggistica o narrativa (romanzi o raccolte di racconti). Inviaci il tuo testo insieme ai tuoi dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico) al seguente indirizzo: Edizioni Ex Libris, Casella postale 122, via Rocco Pirri 26, 90123 - Palermo; o via e-mail a: manoscritti@exlibris.in


Gli autori delle opere ritenute idonee per la pubblicazione riceveranno una proposta editoriale. I dattiloscritti non saranno restituiti. Tutti i nostri volumi hanno codice Isbn, bollino Siae, codice a barre e vengono distribuiti su tutto il territorio nazionale attraverso Libro.Co, EdiQ e Cinquantuno Diffusione libraria. Per informazioni: info@exlibris.in; cell. 327 9053186

Pubblica la tua tesi di laurea. Falla diventare un vero libro.


Le Edizioni Ex Libris selezionano per la nuova collana “Accademia” tesi di laurea già discusse o da discutere. Inviaci il tuo testo, insieme ai tuoi dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico), al seguente indirizzo: Edizioni Ex Libris, Casella postale 122, via Rocco Pirri 26, 90123 – Palermo; o via e-mail a: manoscritti@exlibris.in
Gli autori delle opere ritenute idonee per la pubblicazione riceveranno una proposta editoriale. I dattiloscritti non saranno restituiti. Tutti i nostri volumi hanno codici Isbn, bollini Siae, codici a barre e vengono distribuiti su tutto il territorio nazionale attraverso i circuiti di EdiQ (www.ediq.it); Cinquantuno diffusione libraria (www.cinquantuno.it) e Libro. Co Italia (http://www.libroco.it/). Per informazioni: info@exlibris.in o cell. 327 9053186

mercoledì 14 settembre 2011

In libreria – Davide Romano, “Uno spettro s'avanza. Globalizzazione, mafie, diritti e nuova cittadinanza”, Edizioni Ex Libris, pp. 128, euro 8


In libreria – Davide Romano, “Uno spettro s'avanza. Globalizzazione, mafie, diritti e nuova cittadinanza”, Presentazione di Paolo Ferrero, Prefazione di Daniele Gallo, Edizioni Ex Libris, pp. 128, euro 8

«Il valore particolare di questo agile volume di Davide Romano sta proprio nella capacità di sintesi di cui l’autore fa mostra nell’affrontare press’a poco tutti i problemi fondamentali della nostra epoca: una capacità di sintesi che rende molto efficace la descrizione, la diagnosi e l’indicazione delle possibili soluzioni delle numerose difficoltà che la società e la politica si trovano oggi a fronteggiare. I processi di globalizzazione e di nuova territorializzazione, e la conseguente crisi degli Stati nazionali, sono posti lucidamente alla base della necessità di ripensare la democrazia sia nel rapporto paritetico tra grandi aggregati sovranazionali (Europa, Nordamerica, America latina...) che nella ridefinizione della città come nuovo luogo della partecipazione civile… ».

«La doppia sfida delle nuove (e diffusissime) povertà e della sostenibilità ambientale del presente modello di sviluppo, viene efficacemente presentata come la matrice della drammatica urgenza dei nostri problemi. La diffusione globale e locale dell’«economia criminale», e quindi delle mafie, viene giustamente enfatizzata come cifra di uno sviluppo economico del tutto sregolato che, esaltato dalla guerra permanente, fa sì che la politica divenga diretta rappresentante del crimine (andando quindi ben oltre il classico rapporto di “scambio politico”) e giunge a creare, in particolare nelle zone di più acuto conflitto, dei veri e propri “stati-mafia”».

«Insomma: tutte o quasi le nostre questioni essenziali sono tratteggiate da Romano in modo da renderne immediatamente percepibili, e quasi tangibili, le dimensioni e la gravità».

(dalla Presentazione di Paolo Ferrero)

DAVIDE ROMANO (Palermo), giornalista. Ha scritto e scrive per numerose testate, tra le quali: Il Giornale di Sicilia, Il Mediterraneo, La Repubblica, Centonove, Antimafia2000, L’Ora, La Rinascita della Sinistra, Jesus, Avvenimenti, L’Inchiesta Sicilia, Narcomafie e Riforma. È stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98.

Ha pubblicato: L’amore maldestro (2001), La linea d’orizzonte tra carne e Cielo (2003),

La buriana e altri racconti (2003), Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), L’anima in tasca (2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre (2005), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005), La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007) e, con Fabio Bonasera, Inganno padano. La vera storia della Lega Nord (2010). Ha curato l’antologia Nuova Poesia (2008) e l’opera del dirigente comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-60 (2009).

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martedì 28 giugno 2011

Le Edizioni Ex Libris cercano "gente che scrive"


Le Edizioni Ex Libris cercano opere inedite di poesia, saggistica o narrativa (romanzi o raccolte di racconti). Inviaci il tuo testo insieme ai tuoi dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico), entro e non oltre il 31 agosto, al seguente indirizzo: Edizioni Ex Libris, Casella postale 122, via Rocco Pirri 26, 90123 - Palermo; o via e-mail a: manoscritti@exlibris.in

Gli autori delle opere ritenute idonee per la pubblicazione riceveranno una proposta editoriale. I dattiloscritti non saranno restituiti. Tutti i nostri volumi hanno codice Isbn, bollino Siae, codice a barre e vengono distribuiti su tutto il territorio nazionale attraverso EdiQ e Cinquantuno Diffusione libraria. Per informazioni: info@exlibris.in o cell. 327 9053186



Pubblica la tua tesi di laurea. Falla diventare un vero libro.


Le Edizioni Ex Libris selezionano per la nuova collana “Accademia” tesi di laurea già discusse o da discutere. Inviaci il tuo testo, insieme ai tuoi dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico), al seguente indirizzo: Edizioni Ex Libris, Casella postale 122, via Rocco Pirri 26, 90123 – Palermo; o via e-mail a: manoscritti@exlibris.in.
Gli autori delle opere ritenute idonee per la pubblicazione riceveranno una proposta editoriale. I dattiloscritti non saranno restituiti. Tutti i nostri volumi hanno codici Isbn, bollini Siae, codici a barre e e vengono distribuiti su tutto il territorio nazionale attraverso i circuiti di EdiQ (www.ediq.it) e Cinquantuno diffusione libraria (www.cinquantuno.it).
Per informazioni: info@exlibris.in o cell. 327 9053186

PUBBLICA LA TUA TESI DI LAUREA: IL PROGETTO “ACCADEMIA”

“…tu sei proprietario di una particella di sapere
che unita alle altre permetterà
di realizzare questo ambizioso
progetto culturale”.
Renato Dulbecco, Premio Nobel per la Medicina 1975

La tua tesi di laurea è il tuo punto di partenza. Un lavoro, costato impegno e fatica,
può valere più di una corona di alloro e del titolo di dottore. Può rappresentare il primo
mattone per costruire il tuo futuro. LE EDIZIONI “EX LIBRIS” SELEZIONANO,
PER LA NUOVA COLLANA “ACCADEMIA”, TESI DI LAUREA GIÀ DISCUSSE
O DA DISCUTERE.
Il progetto persegue l'obiettivo di diffondere e far conoscere i progetti e le nuove vi-
sioni, di chi ha svolto un serio lavoro di ricerca, impostazione e analisi riguardo le più sva-
riate tematiche.
La pubblicazione della tua tesi può valere:
- maggiore punteggio ai concorsi pubblici
- maggior interesse verso il tuo futuro curriculum vitae
- la memoria tangibile di un giorno importante da dedicare ad amici cari e parenti
Tutte le opere delle Edizioni Ex Libris hanno:
- codici Isbn – per essere identificati in tutto il mondo
- collini Siae – per la tutela dei diritti d’autore
- codici a barre
- e vengono distribuite su tutto il territorio nazionale attraverso i circuiti di
EdiQ (www.ediq.it) e Cinquantuno diffusione libraria (www.cinquantuno.it)

Inviaci il tuo testo, insieme ai tuoi dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico), al seguente indirizzo:
Edizioni Ex Libris, Casella postale 122, via Rocco Pirri 26, 90123 – Palermo; o via e-mail a: manoscritti@exlibris.in.
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giovedì 10 marzo 2011

Aperte iscrizioni selezione "Nuovo Almanacco di Poesia"


Sono aperte le iscrizioni per la selezione "Nuovo Almanacco di Poesia" organizzata dalle Edizioni Ex Libris (www.exlibris.in) finalizzata alla pubblicazione di un'antologia poetica. La composizione inedita va inviata, entro il 30/11/2011, per posta a: Edizioni Ex Libris, Casella postale 122, via Rocco Pirri 26, 90123 - Palermo; o via e-mail a: manoscritti@exlibris.in Per informazioni: info@exlibris.in o cell. 327 9053186

Addio agli zaini pesanti arrivano libri e tutor digitali


Dopo il via libera del Miur si moltiplicano le novità:l'esempio di Zanichelli

ROMA. Dopo il via libera del ministero dell'Istruzione ai libri di testo in versione digitale, si moltiplicano le iniziative tecnologiche applicate alla didattica incentrate sulla fruizione dei contenuti tramite iPad, notebook e computer: oggi la Zanichelli - la casa editrice che nel 1997 ha prodotto il primo libro digitale, il celebre manuale Amaldi di Fisica - ha presentato le novità che contraddistingueranno i libri del prossimo anno scolastico, all'insegna di lo slogan “Zaini pesanti addio”.

La casa editrice renderà fruibili i tradizionali libri di testo cartacei su un qualsiasi supporto digitale: i contenuti, convertiti in versioni pdf, saranno consultabili tramite l'iPad, il pc, il Mac, il sistema e-Reader, i cosiddetti tablet ma anche su iPhone e iPod touch.

«Spetterà agli studenti - spiega Zanichelli - la libertà di scegliere se studiare sul cartaceo o sul digitale. Decidere così quando, dove e come consultare il libro di scuola: a casa, in vacanza, in classe senza preoccuparsi più del peso e dell'ingombro. E per gli insegnanti vi sarà la possibilità di rispondere positivamente alle richieste del Miur sulla necessità di adottare libri “misti” » ribadita con la circolare n.18 del 25 febbraio scorso.

Non si tratta, tuttavia, di un addio al libro tradizionale cartaceo: «Crediamo che nella transizione al digitale - ha detto Giuseppe Ferrari, direttore editoriale Zanichelli - ci siano grandi opportunità per chi insegna e chi impara: questo è un primo passo verso il libro digitale che affianca e non sostituisce il libro di carta».

Una delle prime applicazioni pratiche del progetto editoriale prevede la realizzazione digitale della “Divina Commedia” di Dante Alighieri: l'opera multimediale diventerà anche disponibile in versione Tablet, iPhone, iPod Touch, con esercizi e mappe interattive dell'Inferno, Purgatorio e Paradiso. Sono previsti cento mp3 dei “canti”, recitati da Ivano Marescotti, altrettante introduzioni ai canti, letti da Riccardo Bruscagli.

Novità in arrivo anche per i liceali alle prese con l'apprendimento del latino: sempre Zanichelli metterà a disposizione un tutor interattivo, una sorta di “professore digitale” fruibile attraverso un software allegato al volume cartaceo, che insegnerà il metodo per svolgere 50 traduzioni.

Bookliners: arriva il primo social network dei libri


E' disponibile online la versione definitiva del primo social network dedicato ai libri. Un progetto interamente pensato e realizzato in Italia dove sarà possibile interagire con gli altri utenti, scambiarsi commenti, note, appunti e molto altro ancora.

In origine c'era solo il piacere della carta e del leggersi in pace un buon libro. Poi venne il momento degli eBook reader, stile Ipad o Amazon kindle, capaci di caricare un gran numero di testi in formato digitale e di leggerli analogamente ad un libro cartaceo. Ora un nuovo contributo al cambiamento del modo tradizionale di leggere arriva dal mondo del web 2.0. Infatti, approda in rete la versione definitiva del primo social network interamente dedicato agli amanti dei libri. Si tratta di Bookliners, un luogo virtuale in cui è possibile scambiare con gli altri utenti i propri pareri e le opinioni riguardo ai libri facendo amicizia con persone che hanno gusti di lettura simili ai nostri.

Su questo nuovo social network, interamente pensato e realizzato in Italia, saranno disponibili molti libri in formato elettronico, chiamati Booklins, che non possono essere scaricati ma che possono essere liberamente consultati e letti dai membri di Bookliners direttamente on line. In questo modo i lettori potranno avere sempre a portata di mano i propri libri preferiti semplicemente disponendo di una connessione Internet. Ma Bookliners non è soltanto una vetrina elettronica per leggere libri in rete. Nelle sue intenzioni c'è anche quella di permettere ai lettori di interagire fra loro, magari sottolineando le parti del testo che ritengono più interessanti, creando delle note a margine con opinioni e commenti, aggiungendo link per gli approfondimenti o offrendo dei consigli di lettura che possano essere connessi a quel testo. Grazie a questa possibilità il piacere della lettura si trasforma in un'attività collettiva attraverso la quale è possibile creare delle vere e proprie discussioni, dei veri e propri scambi di idee, allargando le proprie conoscenze, la propria visione del mondo e facendo ovviamente nuove amicizie. Insomma, tutto quello di buono si può trovare in un social network coniugato all'amore per i libri e al piacere della lettura.

Ai propri utenti, Bookliners darà inoltre la possibilità di partecipare ad eventi speciali e anteprime nonché dare anche un'occhiata alle note caricate direttamente dagli autori dei libri o delle case editrici. È anche possibile acquistare dei libri in formato elettronico facendoseli recapitare direttamente sulla propria casella di posta elettronica.

PAPA/LIBRO: STUDIO STORICO BIBBIA HA RAGGIUNTO SCOPO, ORA SI APRA A FEDE


(ASCA) - Citta' del Vaticano, 10 mar - ''In 200 anni di lavoro esegetico, l'interpretazione storico-critica'' della Bibbia, e in particolare dei Vangeli, ''ha ormai dato cio' che di essenziale aveva da dare'' e deve ora aprirsi ad una ''ermeneutica della fede'' se ''non vuole esaurirsi in sempre nuove ipotesi diventando teologicamente insignificante''. Lo afferma papa Benedetto XVI nella Premessa al suo nuovo libro ''Gesu' di Nazaret. Dall'ingresso in Gerusalemme fino alla resurrezione'', confessando la speranza di aver ''gia' fatto un buon passo in tale direzione'' con i suoi due libri sulla figura e il messaggio di Gesu'.

Per papa Ratzinger, la ''esegesi biblica scientifica'' deve oggi ''fare un passo metodologicamente nuovo e riconoscersi nuovamente come disciplina teologica, senza rinunciare al suo carattere storico''. ''Deve imparare - prosegue il pontefice - che l'ermeneutica positivistica da cui essa prende le mosse non e' espressione della ragione esclusivamente valida che ha definitivamente trovato se stessa, ma costituisce una determinata specie di ragionevolezza storicamente condizionata, capace di correzione e integrazioni, e bisognosa di esse''. Per il papa, ''tale esegesi deve riconoscere che un'ermeneutica della fede, sviluppata in modo giusto, e' conforme al testo e puo' congiungersi con un'ermeneutica storica consapevole dei propri limiti per formare un'interezza metodologica''.

Benedetto XVI critica l'esegesi storica della Bibbia perche' da' un'immagine del ''Gesu' storico'' ''troppo insignificante nel suo contenuto per aver potuto esercitare una grande efficacia storica'' e per averlo ''troppo ambientato nel passato per rendere possibile un rapporto personale con lui''.

''Coniugando tra loro le due ermeneutiche - scrive il papa - ho cercare di sviluppare uno sguardo sul Gesu' dei Vangeli e un ascolto di Lui che potesse diventare un incontro e tuttavia, nell'ascolto in comunione con i discepoli di Gesu' di tutti i tempi, giungere anche alla certezza della figura veramente storica di Gesu'''.

In questo modo, le ''grandi intuizioni dell'esegesi patristica potranno in un contesto nuovo tornare a portar frutto'', dando corpo ai principi enunciati dal Concilio Vaticano II. ''Non pretendo di asserire - ammette pero' Ratzinger - che nel mio libro questa congiunzione delle due ermeneutiche sia ormai cosa compiuta fino in fondo. Spero pero' di aver gia' fatto un buon passo in tale direzione''.