Leggendo
le poesie di Paola Piscitello ci si ritrova come trasportati in una diversa
dimensione, fatta di percezioni sensoriali, di
colori, di nitide immagini che le sempre precise e mai troppe parole che la
poetessa utilizza, anzi dispensa con moderazione
tra i versi liberi dalla metrica, sono in grado di ricreare nella nostra mente.
È una poetica quasi visionaria e onirica quella di Paola Piscitello. Le sue
poesie, ricche di sentimenti spesso tra loro in conflitto, sono come quegli improvvisi,
e inaspettati, temporali nelle soleggiate giornate d’estate, come quegli
sconosciuti che con un gesto, o un sorriso, cambiano qualcosa nei nostri giorni
carenti di luce; ci forniscono numerosi spunti di riflessione, ci regalano
sensazioni intense, ci fanno sperare che, come si legge in Letargo, gli incubi diverranno sogni e che e che questi incubi li
dimenticheremo all’alba di una nuova primavera. (Dalla Prefazione di Carlalberto Mineo)
Paola Piscitello è nata nel 1961 a Palermo, dove
tuttora vive. Casalinga, ama fare lunghe passeggiate in riva al mare ed è qui
che inquietudini ed emozioni prendono forma nelle sue poesie. Ha già pubblicato
due raccolte di poesie: Come un filo d’erba (Edizioni
Ex Libris, 20 2) e Nuda (Edizioni La Zisa,
2014).